Continuo, o meglio inizio dopo l’articolo dell’altro ieri.
Come ogni albero da frutto il susino o prugno va potato quando è ancora in fase dormiente (in questo periodo siamo quasi oltre al limite), quando nei tronchi non scorre molta linfa e quando non son ancora spuntate le gemme.
L’albero si pota per due motivi, il primo per rendere accessibili i frutti, non ha senso rami che si protendono per metri in alto al di fuori della portata di raccolta, che farà si che i frutti marciscano sui rami. Il secondo è un cercar di limitare la produzione di frutta in favore della qualità. Meno rami danno più frutti grossi, saporiti e vigorosi, uno scarso intreccio di rami all’interno delle fronde fa circolare meglio l’aria provocando meno muffe, funghi e parassiti.
L’albero si parte a potare dal basso, in modo che man mano che cadono i rami non si incastrino nella chioma, ma arrivino a terra, per poi raccoglierli e farli seccare o bruciarli subito. Non conviene lasciare un manto disordinato e marcescente sotto all’albero.
In primis vengono tagliati i “soffioni” di cui conosco solo questo termine (quello vero e scientifico mi sfugge), ossia tutti i raddoppi o le triplicazioni di ramificazione.
Si cercano di diradare i rami, in particolare di eliminare quelli che vanno verso l’interno, cercando di far si che l’albero si espanda verso l’esterno. Si tagliano ancora i rami troppo in alto, viene difficile raccogliere susine a 12 metri di altezza senza scale.
Gli attrezzi utilizzabili sono:
– forbici da potatura con o senza prolunghe
– sega a mano
– motosega (per i più fortunelli, viene così più facile segare rami molto alti dove arrampicati, tenendosi con una mano per non cascare viene difficile far forza con la sega a mano).
Come vestirsi:
Conviene mettersi vestiti da lavoro, che si possono strappare o sporcare, scarpe comode con una suola dura e che faccia presa sui tronchi. Sugli alberi spesso ci si deve muovere per vie forzate, badando a non cascare, rimanendo impigliati nei rami e nelle fronde. L’albero deve essere asciutto e dar la possibilità di arrampicarsi.
Uno dei sistemi migliori per imparare rimane comunque la pratica, prova il primo anno a potare l’albero e a vedere che succede, l’anno dopo farai meglio!
Qui di seguito una carrellata di foto dalla mattinata in giardino.